Chiara Parise

Product Designer - Talent in Residence

Nata a Sanremo nel 1995. Laureata presso il Politecnico di Torino in Design e Comunicazione Visiva. L’ultimo anno di laurea triennale ha partecipato al programma Erasmus in Finlandia presso Turku University of Applied Sciences e lo scorso semestre ha avuto l’opportunità di trascorrere un semestre presso l’ University of Technology of Sydney – Australia. È una ragazza curiosa e, dati i numerosi traslochi, ha scoperto avere un forte spirito di adattamento. Le piace viaggiare, conoscere nuove culture, osservare e ascoltare ciò che la circonda. Attualmente è iscritta al Politecnico di Milano nel corso di Laurea Magistrale in Integrated Product Design. Ha sempre avuto un particolare interesse per il design applicato all’healthcare, per tale motivo ha deciso di incentrare la sua tesi di laurea sulle tecnologie e innovazioni in ambito odontoiatrico.

Abstract:

Negli ultimi anni la medicina e la sua capacità diagnostica e terapeutica hanno subito una forte influenza da parte dello sviluppo tecnologico e scientifico. L’introduzione di intelligenza artificiale e machine learning permette oggi un’analisi più precisa, velocizzando i percorsi di apprendimento e aumentando la qualità del processo. L’ambiente odontoiatrico, in particolare, rappresenta un’industria sanitaria in notevole avanzamento date le possibilità economiche e la preziosa ricerca in ambito innovativo.In particolare, la chirurgia protesica e gli interventi maxillofacciali hanno apportato notevoli miglioramenti a livello di precisione e qualità del trattamento, adottando tecnologie come la realtà aumentata, lo scanner intra-orale e la prototipazione CAD/CAM con l’utilizzo di stampanti 3D e frese a controllo numerico. L’innovazione tecnologica ha portato, talvolta, alla progressiva impersonalità del rapporto medico-paziente, considerando quest’ultimo come “oggetto” della cartella clinica piuttosto che come essere umano nella sua completezza. Analizzando l’attuale esperienza del paziente all’interno di uno studio dentistico, sono stati evidenziati i pain point in cui una figura come il progettista potrebbe apportare un valore aggiunto, non solo dal punto di vista esperienziale inerente al paziente, ma anche dal punto di vista funzionale e organizzativo nella comunicazione interna tra odontotecnico e clinico. In quest’ottica, la metodologia del Digital Smile Design (DSD) si propone come ausilio per migliorare e semplificare il work-flow e la comunicazione in campo odontoiatrico. Essa si basa sul colloquio con il paziente al fine di comprendere le necessità estetiche e funzionali. Migliora, inoltre, la fase di diagnosi, la pianificazione del trattamento e la comunicazione del clinico con paziente e collaboratori, incrementando la predicibilità di trattamento. L’obiettivo di tesi è quello di migliorare l’esperienza del paziente nella fase diagnostica e di controllo post intervento, integrando la metodologia del DSD con quella dello human-centred design: cambiare la percezione comune dell’impersonalità di uno studio dentistico, trasmettere un senso di inclusione nel processo e creare un’atmosfera di comfort e un rapporto di fiducia. L’idea è quella di realizzare un prodotto-servizio in cui le nuove tecnologie e la prototipazione rapida collaborino al fine di progettare un luogo accessibile in cui il paziente diventa il protagonista dell’esperienza e, attraverso l’utilizzo di strumenti progettati appositamente, assume un ruolo proattivo nel processo diagnostico e decisionale.